Complicanze respiratorie post-operatorie e agenti di blocco neuromuscolare non depolarizzanti
Uno studio di coorte prospettico ha determinato se l'uso di agenti di blocco neuromuscolare a durata d’azione intermedia durante l'anestesia generale possa aumentare l'incidenza di complicanze respiratorie postoperatorie.
Lo studio è stato effettuato presso un ospedale di Boston ( Massachusetts, Stati Uniti ), tra il 2006 e il 2010, con 18.579 pazienti chirurgici che hanno ricevuto agenti di blocco neuromuscolare a intermedia durata d’azione durante l'intervento chirurgico. Questi pazienti sono stati abbinati mediante propensity score a 18.579 pazienti di riferimento non trattati con questi farmaci.
Le principali misure di esito erano la desaturazione dell’ossigeno dopo estubazione ( saturazione di ossigeno dell'emoglobina minore del 90% con una diminuzione della saturazione dell’ossigeno dopo estubazione superiore al 3% ) e la re-intubazione con ricovero non pianificato in un reparto di terapia intensiva entro 7 giorni dall'intervento.
Sono stati valutati anche gli effetti su queste variabili di esito di monitoraggio qualitativo della trasmissione neuromuscolare ( rapporto TOF, train-of-four, treno di quattro stimoli ) e reversione del blocco neuromuscolare con Neostigmina per evitare blocchi neuromuscolari post-operatori residui.
L'uso di agenti di blocco neuromuscolare a durata d’azione intermedia è risultato associato a un aumentato rischio di desaturazione postoperatoria inferiore al 90% dopo estubazione ( odds ratio, OR=1.36 ) e re-intubazione con ricovero non pianificato in un reparto di terapia intensiva ( OR=1.40 ).
Il monitoraggio qualitativo della trasmissione neuromuscolare non ha diminuito questo rischio, e la reversione con Neostigmina ha aumentato il rischio di desaturazione postoperatoria inferiore al 90% ( OR=1.32 ) e di reintubazione ( OR=1.76 ).
In conclusione, l'utilizzo di agenti di blocco neuromuscolare a intermedia durata d’azione durante l'anestesia era associato a un aumentato rischio di complicanze respiratorie clinicamente significative.
I dati suggeriscono che dovrebbero essere riviste le strategie utilizzate nello studio per evitare blocchi neuromuscolari post-operatori residui. ( Xagena_2012 )
Grosse-Sundrup M et al, BMJ 2012; 345: e6779
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